sabato 17 marzo 2012

Monaci Shaolin e Kung Fu


Shàolínquán (少林拳, Wades Giles: Shaolin Ch'üan) (letteralmente "Pugilato della Giovane Foresta") è uno stile delle arti marziali tradizionali cinesi originariamente praticato dai monaci buddisti del Monastero di Shaolin nella provincia di Henan, Cina. Da alcuni lo stile Shaolin oltre ad essere considerato uno dei più efficaci e antichi stili delle arti marziali asiatiche, ne è considerato per alcuni il
progenitore, avendone influenzato in maniera diretta o indiretta la nascita e lo sviluppo.
Shao lin quan è un termine delle arti marziali cinesi con diverse sfumature di significato.
§                    Può essere un sinonimo di Waijia, cioè sta ad indicare l’insieme di tutti gli stili cosiddetti esterni;
§                    Può essere l’insieme di tutti gli stili che rivendicano la propria origine dal Pugilato praticato presso il tempio Shaolin. In questo caso sarebbe più corretto parlare di Shaolinpai (少林派);
§                    Può essere il nome dei Pugilati che nel corso delle varie epoche si sono avvicendati e sono stati praticati all’interno del tempio Shaolin;
§                    Può essere il nome del Pugilato attualmente praticato nelle diverse scuole che sorgono nelle immediate vicinanze del tempio, uno stile estremamente codificato e ricostruito in epoca relativamente recente;
"Tutte le Arti Marziali sono nate a Shaolin" dice un detto popolare cinese, onde sottolineare non solo l'importanza marziale dello stile ma anche quella del tempio, tuttavia è un detto che non ha un fondamento storico. La storia dello Shaolinquan è profondamente intrecciata con la storia politica e religiosa della Cina, con la nascita di altri stili e di numerose figure storiche. Ha influenzato l'operato di diversi Imperatori quindi la storia stessa dell'Impero Cinese come indirettamente ha influenzato diverse popolazioni e civiltà orientali. Di seguito verranno affrontati sia gli aspetti storici inerenti alla sola evoluzione dello stile, ma anche fatti politici, storici e religiosi legati alla Cina, al Tempio ed altro, onde avere ben chiara l'evoluzione e l'influenza di questo stile.

Prime testimonianze 

La presenza delle arti marziali a Shaolin non è stata improvvisa: da sempre i monaci, visto il loro stile di vita e pellegrinaggi continui, erano propensi alle arti di combattimento. Per alcuni, già nel 510 a Shaolinsi esisteva un "Pugno di Shaolin". Per esempio secondo Kieffer e Zanini due discepoli di Batuo (跋陀) creano il “pugilato Shaolin”: Hui Guang (慧光) crea il “Pugilato Morbido”; Sengchou (僧稠) crea il “Pugilato duro”. Per la medesima fonte in questo periodo sarebbe stato creato il metodo di Bastone detto “doppia pelle di tigre”. La stessa storia è riferita da Zhang Jiata: ... ci sono persone che sostengono che lo Shaolin Quan abbia avuto origine all'epoca di Buddhabhadra (nome indiano di Batuo). Essi raccontano che Seng Chou, un brillante discepolo di Buddhabhadra, una volta utilizzò il proprio bastone per separare due feroci tigri che si stavano azzuffando. A supporto della tesi dell'esistenza di un Pugilato Shaolin già all'epoca di Batuo,una tradizione leggendaria gli attribuisce la creazione e la trasmissione di uno stile. In particolare lo Shaolin Jingangchan (少林金刚禅, Meditazione dell’ Attendente di Buddha di Shaolin) conferisce a Batuo il ruolo di primo maestro.

La figura di Bodhidharma

La nascita ufficiale dello Shaolinquan, che da parte di alcuni si pensa derivato in parte dalle tecniche di lotta cinesi preesistenti (come lo Chiao Ti,il Shou Po e il Chien Tao), si fa tradizionalmente risalire all'arrivo presso il tempio Shaolin, nel 527, del leggendario monaco buddista Bodhidharma o Puti Damo in Cinese (菩提达摩) spesso abbreviato in Damo (达摩), fondatore del Buddismo Zen(Chan in cinese).
La sua figura e presenza a Shaolinsi non è storicamente certa. Si possiede una sola testimonianza, presente nel Luoyang qielan ji (洛阳伽蓝记, Annali dei Monasteri di Luoyang) del 547, scritto da Yang Yanzhi (杨衍之) abitante di Luoyang (città limitrofa al tempio), dove si parla di Bodhidarma come un persiano dagli occhi blu sui 150anni. Secondo leggenda Bodhidharma trovò i monaci in condizioni fisiche non adeguate allo studio del Buddismo Chan tramite la meditazione, pertanto insegnò loro della pratica corporea dell’Yijinjing (易筋经, Classico del cambiamento dei muscoli e dei tendini) e l’ esercizio marziale denominato Shiba luohan shou (十八罗汉手, le 18 mani degli Arhat). Si ritiene appunto che queste tecniche abbiano dato inizio allo stile codificato tipico di Shaolin. Studi recenti tendono invece a collocare la creazione e la trasmissione di questi esercizi in epoche successive. Molti ritengono che Bodhidarma non introdusse le arti marziali a Shaolinsi e le uniche cose la cui creazione viene attribuita a Damo sono il Buddismo Chan e il concetto di Wude(Virtù Marziale): prima di questo concetto, non si pensava altro che a battersi. Il contributo principale dell'incontro tra la filosofia meditativa Chan e le primitive tecniche di lotta conosciute dai monaci, sarebbe stata la forte carica spirituale e la cura del sistema mente-corpo di cui si impregnarono le nascenti arti marziali cinesi, le quali si svilupparono da una parte come tecniche di difesa personale e dall'altra come meditazione in movimento. Quale che sia la verità, manca il giusto supporto documentale, che permetta di andare oltre la mera ipotesi storica o la leggenda.


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