mercoledì 21 marzo 2012

Strage di Tolosa,killer con telecamera....


Un corteo silenzioso, dolente, quello che si è messo in fila per l'omaggio, nel cortile del Capitole, il Campidoglio di Tolosa, alle vittime della strage. Tutte le scuole del paese hanno osservato un minuto di silenzio e il presidente Nicolas Sarkozy ha dichiarato che la Francia farà tutto il possibile per
prendere l'autore del massacro. Una caccia all'uomo di dimensioni mai viste si è scatenata nel sud-ovest del paese, sulle tracce del misterioso killer che ha ucciso prima dei soldati e poi ha fatto strage in una scuola ebraica. Sono le conseguenze della dichiarazione di passaggio al livello "scarlatto" del piano antiterrorismo Vigipirate, un procedimento mai adottato nella regione e al quale si ricorre in presenza di una "minaccia gravissima e certa".
I funerali - I corpi di Jonathan Sandler, insegnante di religione, dei suoi figli Gabriel e Arieh, di 4 e 5 anni, più quello di Myriam Monsonego, 7 anni, figlia del rabbino e direttore della scuola Ozar Hatorah, verranno imbarcati su un Transall C-160 di stato che li sta già aspettando e che si dirigerà su Parigi. Dalla capitale, le salme partiranno per Gerusalemme, dove i funerali sono in programma mercoledì.
Caccia al killer - Setacciare il terreno e non sottovalutare nessun elemento nella caccia al nemico pubblico numero uno: questa la missione di 14 poliziotti coordinati da specialisti della polizia e dei gendarmi, coordinati personalmente dal ministro dell'Interno, Claude Gueant, che rimarrà a Tolosa - su indicazione del presidente della Repubblica, Nicolas Sarkozy - fino a quando la missione sarà compiuta. Nuovi elementi sono intanto giunti a preoccupare Gueant e i 40 "superflic" della direzione DNAT (antiterrorismo) arrivati da Parigi di rinforzo ai colleghi di Tolosa. Innanzitutto la piccola telecamera che - ha annunciato Gueant - l'uomo avrebbe avuto "sul petto, attaccata ad una tracolla". E' un elemento che preoccupa ancora di più la polizia, perché è la dimostrazione della freddezza e dei piani inimmaginabili di una specie di "terminator", come lo definiscono qui a Tolosa.
Il lavoro dei profiler - Gli specialisti dell'individuazione del carattere e del tipo di killer, coadiuvati in queste ore da specialisti di Internet che stanno passando al setaccio tutti gli indirizzi IP del sito di vendite on line tramite il quale il killer aveva attirato uno dei militari uccisi, facendogli credere che avrebbe comprato la sua moto. In mano agli inquirenti c'è poco: i filmati della videosorveglianza della scuola, che danno qualche indicazione sulla corporatura, il modo di camminare e lo scooter utilizzato. Su quest'ultimo particolare - si tratta di uno Yamaha T-max 500 cc - resta in piedi l'interrogativo sul colore: sarebbe lo stesso rubato ad inizio marzo e utilizzato per gli agguati ai militari, ma in quei casi era nero, alla scuola era di colore bianco.
Sarkozy: faremo di tutto per prendere il killer - Il presidente francese ha assicurato al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu la "totale determinazione" a fermare l'autore del massacro di ieri a Tolosa: lo si legge in una lettera inviata dal capo dello Stato al premier israeliano, resa pubblica dall'Eliseo. "Le assicuriamo la totale determinazione delle autorità francesi affinché l'autore di questo atto vile e ignobile sia fermato e giudicato con tutta la severità che richiede la gravità e la crudeltà di questo crimine". "Sapendo che diverse di queste povere vittime erano anche di nazionalità israeliana, voglio rivolgervi, a lei e a tutto il popolo israeliano, le mie condoglianze", aggiunge Sarkozy nella missiva risvolta al premier di Israele. "Recandomi sui luoghi del dramma a Tolosa e poi alla cerimonia di raccoglimento che è si è tenuta in una sinagoga di Parigi, ho espresso la solidarietà e la compassione della nazione francese tutta intera e la forte volontà dello Stato a non lasciare un tale crimine impunito", scrive ancora Sarkozy, che oggi si recherà all'aeroporto parigino di Roissy-Charles de Gaulle, per partecipare a una cerimonia in omaggio alle vittime, prima del loro rimpatrio in Israele. All'Eliseo, Sarkozy ha anche ricevuto i rappresentanti delle comunità ebraiche e musulmane di Francia.
"Il killer è programmato per uccidefre, lo rifarà" - Lo sostiene Jean-Francois Abgrall, investigatore privato e specialista dell'analisi criminale. "E' programmato per uccidere. Per ora è il solo senso che possiamo dare al suo agire - dice Abgrall - Non ha esitato a dare il colpo di grazia alle sue vittime (ha sparato tre volte sul corpo del professore e ha colpito alla testa la bambina afferrandola per i capelli, ndr.). Deve per forza uccidere". Secondo l'investigatore privato potrebbe "certamente" passare ancora all'azione: "E' entrato in guerra - prosegue -. E' dentro una dinamica criminale. Utilizzando la stessa arma e lo stesso scooter vuole che si stabilisca il legame tra i suoi crimini. E in un certo senso questo lo rende vulnerabile: sono indicazioni che potrebbero facilitare il suo arresto". "Siamo di fronte a qualcuno che ha elaborato un progetto e che riesce a portarlo a termine senza problemi - osserva Abgrall - Il killer non spara sulle vittime a caso. Le sceglie in base a certe categorie particolari. A Montauban (durante l'agguato ai militari) ha persino risparmiato una passante perché non faceva parte dei suoi obiettivi. Tutto questo presuppone che l'assassino abbia raccolto le sue informazioni e abbia ben preparato i suoi colpi. Inoltre ha una buona padronanza delle armi: sparare non è così semplice".

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