giovedì 29 marzo 2012

Sequestrati a Gheddafi beni per oltre il miliardo di euro


Roma, 28 mar. (LaPresse) - La guardia di finanza di Roma ha sequestrato beni per oltre un miliardo e 100 milioni di
euro alla famiglia Gheddafi su richiesta del tribunale penale internazionale dell'Aia. Fra gli assets patrimoniali sequestrati figurano partecipazioni azionarie in Unicredit, Eni,
Finmeccanica, Fiat, Fiat Industrial, Juventus, nonché
un immobile a Roma, 150 ettari di bosco nell'isola di
Pantelleria (Trapani) e due
motoveicoli, fra cui una Harley Davidson. I provvedimenti sono stati eseguiti dai
militari del nucleo di polizia tributaria di Roma sulla scorta dei decreti emessi dalla
corte d'appello capitolina nel contesto di una rogatoria internazionale emanata dal
tribunale penale internazionale dell'Aia nell'ambito del procedimento per crimini contro
l'umanità nei confronti di Gheddafi, del figlio Saif Al Islam e del capo dei servizi segreti
Abdullah Al Senussi. Le indagini patrimoniali delle fiamme gialle di via dell'Olmata hanno consentito di individuare due società di finanziamento attraverso le quali gli esponenti
del passato regime libico avevano nel tempo effettuato investimenti nel nostro Paese.
La rogatoria della corte penale internazionale, emanata nell'ambito del procedimento
 per crimini contro l'umanità avviato nei confronti del defunto leader libico e di esponenti
del passato regime, ha il fine di cautelare il patrimonio degli imputati, che dovrà garantire
forme di risarcimento per le vittime del regime di Gheddafi. L'iniziativa si inserisce in un
 più ampio contesto delineato da due decisioni del consiglio di sicurezza delle Nazioni unite
e da due regolamenti del Consiglio dell'Unione europea "in forza dei quali - spiegano le
fiamme gialle - i predetti organismi, in relazione al precipitare della situazione in Libia,
avevano richiesto alla comunità internazionale il congelamento di tutti i fondi e delle
risorse economiche appartenenti, possedute, detenute o controllate da Gheddafi o da
soggetti a lui riconducibili".

Nessun commento:

Posta un commento