venerdì 23 marzo 2012

5 nuovi corpi individuati sulla Costa Concordia


Altri due corpi di dispersi nel naufragio della Costa 
Concordia sono stati localizzati dai vigili del fuco dopo il ritrovamento di tre corpi annunciato dal capo della 
protezione civile e commissario per l'emergenza
 Franco Gabrielli. Il ritrovamento dei due cadaveri 
è stato reso noto dalla struttura commissariale. 
Secondo quanto appreso i corpi sono stati 
individuati nella parte sommersa della nave, tra gli interstizi e lo scafo della Concordia.
 "Le attività che erano propedeutiche all'utilizzo dei Rov, per verificare tra
gli interstizi, lo scafo e il fondale se ci fossero dei corpi, hanno già fatto individuare tre 
corpi - ha detto il capo del dipartimento della protezione civile e commissario per 
l'emergenza -. Il recupero richiederà alcuni giorni". Ora si dovranno allestire le 
"attività per il recupero materiale di questi tre corpi e permettere alle famiglie 
di piangere i loro congiunti". Del ritrovamento sono stati avvisati i familiari dei 
dispersi che ancora mancano all'appello. I tre corpi si trovano tra lo scafo della 
Costa Concordia ed il fondale - I corpi si trovano tra la nave e il fondale, dal lato
 in cui la Concordia è adagiata davanti alle coste dell'Isola del Giglio. Per come sono
 posizionati, è stato spiegato, occorrerà qualche giorno per il recupero usando tecniche iperbariche particolari per gli operatori che saranno impegnati nel recupero. I tre 
corpi sono stati individuati durante le attività del Rov, il "robottino" usato per le
 ricerche subacquee. "L'attività coordinata dal direttore tecnico dei soccorsi, il 
comandante dei vigili del fuoco di Grosseto ingegnere Ennio Aquilino e l'ammiraglio
 Ilarione Dell'Anna della capitaneria non si è mai fermata. Quasi ultimate le operazioni
 di svuotamento dei serbatoi - "Il problema che tanto ci aveva allarmato, e che 
avrebbe potuto pregiudicare le condizioni dell'ambiente e del territorio, oggi non 
esiste più", ha poi detto Gabrielli in merito allo svuotamento dei serbatoi della 
Costa Concordia. Prima di lui, anche il sindaco dell'Isola del Giglio, Sergio Ortelli,
 aveva confermato l'ormai imminente conclusione dei lavori. Per la Costa Concordia 
"la fase di aspirazione termina tecnicamente venerdì sera", aveva detto Ortelli, 
precisando che "c'è la fase importante dell'olio combustibile che termina oggi, 
mentre le acque di sentina termineranno venerdì". Dopo le operazioni di svuotamento 
via al caretaking - Il passo successivo, spiega Costa Crociere in una nota, sarà 
di effettuare le operazioni di "caretaking", per mantenere un presidio di protezione 
ambientale e procedere alla pulizia del fondale da materiali e oggetti usciti dalla nave. 
Le operazioni di estrazione del carburante dai 17 serbatori, che saranno completate
 domani sera, erano state iniziate dai tecnici della Smit Salvage, coadiuvati dalla Neri, 
alle 17 del 12 febbraio scorso. "Rimangono - precisa Costa Crociere - solo residui
 fisiologici minori di carburante, che non sarà possibile aspirare dalle pareti dei serbatoi;
 si tratta di quantità talmente minime da non rappresentare un rischio rilevante per
 l'ambiente". Complessivamente l'investimento di Costa Crociere nelle operazioni di
 defueling ammonta a svariati milioni di euro. Si pensa alla rimozione dello scafo -
 E' stato nel mentre istituito un comitato tecnico, composto da rappresentanti di 
Costa Crociere, Carnival Corporation & plc, Fincantieri, Rina ed esperti del settore, 
anche in ambito accademico, per la migliore definizione del piano di rimozione, in 
coordinamento con le Autorità Competenti. Costa Crociere ha indetto un appalto, 
convocando 10 società, le migliori e più esperte al mondo in questo settore, per la 
presentazione di un piano operativo per la rimozione intera dello scafo. Sono pervenuti 
in tutto 6 piani, entro la scadenza fissata del 3 marzo. I progetti presentati, di elevato 
qualitativo, prevedono diversi metodi e tecniche di intervento. Tutti i piani, assicura 
Costa Crociere, hanno in comune la massima attenzione nel garantire il minor 
impatto ambientale possibile, la salvaguardia delle attività turistiche ed economiche
 dell'Isola del Giglio, e la massima sicurezza degli interventi. Data la complessità e la straordinarietà dell'operazione, i progetti prevedono una durata variabile, 
precauzionalmente stimata tra i 10 e i 12 mesi. Sono in corso le necessarie
alutazioni dei progetti che porteranno a una "short list" di aziende, dalla quale 
verrà scelto il piano migliore, che sarà reso pubblico ad aprile. Il sindaco Ortelli 
"Oggi possiamo parlare di un traguardo importante" - Il primo cittadino dell'Isola
 del Giglio non vede l'ora di poter riportare la "normalità" sulla sua isola, e "non solo 
dal punto di vista turistico, ma anche per quel che riguarda la rimozione della nave". 
Ortelli ha spiegato le nuove iniziative promozionali per il turismo a cui collabora la Regione Toscana. Quella dell'avvenuto svuotamento del carburante, ha aggiunto il sindaco, 
"è una notizia che premia l'impegno e il mio personale ottimismo, perché ho sempre 
cercato di essere positivo, avendo valutato tutti gli elementi di un'operazione priva di smagliature, perché effettivamente abbiamo messo in campo il massimo dell'esperienza 
e del know-how mondiale". 

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